Fondazione Lungro per Don Milani e Maestri di Strada ONLUS
Il lavoro educativo per l’inclusione sociale
Esperienze e proposte per collaborare con la scuola ed i docenti
Presso al Fondazione Lungro per Don Milani – Lungro 29 e 30 novembre 2014
Il seminario viene condotto dagli educatori, formatori, psicologi che stanno operando in progetti di inclusione sociale nelle scuole e nel territorio. Possono partecipare ai lavori di sabato educatori, docenti, esperti interessati alle tematiche. E’ necessario prenotarsi per poter predisporre il nutrimento.
Per le narrazioni può essere utile tenere presenti alcuni punti:
Ci sono prodotti con cui valorizzare le esperienze?
- materiali dei ragazzi
- osservazioni, report
- Collaborazione in classe dell’insegnante con l’educatore, con l’esperto;
Obiettivi del progetto
L’agibilità del progetto
Parametri del successo per noi
Regole di ingaggio
Differenza tra un laboratorio per i ragazzi e uno per i docenti
Laboratori che funzionano
Sabato 29 novembre 2014
Arrivo e registrazione partecipanti: 0re 9.00-9.30
Esperienze educative nelle scuole e nel territorio
Interventi degli educatori e dei formatori che stanno operando nelle scuole di Cosenza e Provincia (12 interventi della durata di circa 20 minuti ciascuno)
9.30 – 11. 30 Narrazioni
break
12.00 – 13.30 Narrazioni
13.30 – 14.30 pranzo (A cura della Fondazione; contributo per pranzo, colazione, cena € 10)
14.30 – 15.30 Restituzione ed individuazione di temi da approfondire a cura di Cesare Moreno e …..
15.30 – 18.30 Discussione
Domenica 30 novembre 2014
dalle ore 8,30 alle ore 12
Il gruppo di pensiero a Cosenza , storia, problemi e prospettive, organizzazione.
Riservato ai soli operatori contrattualizzati da Maestri di Strada, Fondazione Lungro per Don Milani, Circolo Popilia,
Seminari formativi educatori Lungro 29-30 novembre
Relazione Francesco Bitonti
L’accoglienza vista dai ragazzi
<Ci siamo divertiti tantissimo, almeno io, anche se le parti che dovevamo scrivere sono state un po’ noiose ma importanti e mi è piaciuto il fatto che ci dovevamo mettere in cerchio così potevamo guardarci in faccia uno e l’altro, e raccontarci le “avventure”/”esperienze” che abbiamo affrontato in questo anno scolastico.>
<Ho scoperto tante cose dei miei compagni che io non conoscevo. Mi sono trovata in situazioni “comuni”. Grazie a ciò mi sono legata di più con i miei compagni.>
<… sono stati giorni molto divertenti ma sono stati anche molto utili per noi, perché ci hanno aiutato a crescere molto e ci hanno insegnato a stare uniti come una famiglia … tutto questo è stato creato perché lui ci ha capito veramente come eravamo.>
<… ci siamo conosciuti abbiamo parlato delle cose che abbiamo fatto quest’anno abbiamo rafforzato la classe praticando diversi giochi … abbiamo discusso i motivi che ci possono far piacere la scuola.>
<… almeno per quanto mi riguarda ho scoperto tante cose dei miei compagni che non conoscevo. … O anche come abbiamo fatto oggi, che abbiamo discusso molto su “i ruoli” che abbiamo in classe, oppure mi piace la disposizione che abbiamo adoperato, mi piace riuscire a guardare tutti in faccia, per riuscire a capire cosa provano i miei amici.>
- <… ci ha stupiti. Noi non pensavamo che un ragazzo che ci priva delle nostre ultime ore di educazione fisica ci possa far ragionare e capire il vero significato che è la scuola e i compagni di classe.>
<… vedere quanto una cosa brutta si possa trasformare in complicità tra persone che non si parlano, riscoprire tè stesso, è essere per i compagni una persona in mancabile per la classe, tutto ciò che abbiamo fatto, l’abbiamo fatto perche volevamo farlo e perché essere compagni non vuol dire litigare e far pace ma anche passare momenti della vita assieme alle persone che potrebbero far parte della vita, ogni giorno e un giorno da vivere al meglio ed io assieme ad i miei compagni lo vissuti questi 5 incontri come non mai.>
Considerazioni di un insegnante
Riguardo alla seconda attività, ho notato che i ragazzi hanno affrontato la consegna con grande serietà e partecipazione. Di particolare intensità è stato il momento di condivisione delle esperienze legate a momenti piacevoli ma anche molto tristi della loro vita. Dopo un’iniziale, peraltro comprensibile reticenza a raccontare un fatto personale, lentamente e spontaneamente i ragazzi si sono offerti di leggere quanto avevano scritto.
Ho molto apprezzato la capacità di ascolto e il rispetto dimostrati dai ragazzi durante il racconto commovente della loro compagna che a fatica, ma con forte determinazione, è riuscita trasmettere le proprie emozioni parlando di una persona cara scomparsa.
Alcuni scritti significativi
Modi diversi di guardare al proprio percorso
C’è vita tra i banchi:
il non senso da accogliere
Six word story
non siamo abbastanza grandi per parlare
bellezza e fragilita’ dell’essere giovani
un linguaggio da imparare se ti vuoi incontrare
sogni da accendere in una realta’ che brucia
come mi sento ora
Come misurare l’inclusivita’?
Come restituire istituzionalmente risultati non classificabili?
Come valorizzare l’esperienza e la figura dell’educatore?
chi sono ? Cosa faccio?
troviamo un modo per raccontare chi siamo
F3 maledizione – benedizione
Relazione Roberta Greco
- precarietà , ambienti inquinati, voglia di finire, caos, incontenibilità dei giovani, solitudine, senso d’inefficacia, forte messa in discussione di ciò che facevo e del senso perché mi trovavo lì, grande fatica.
- “Fortalecimiento” palestra di vita , comprensione maggiore della complessità – del sistema scuola, passaggio dal mollare a trovare il senso dello stare dentro, vittime e carnefici, rompere la catena persecutoria…
Sprazzi di racconti di dolore….
Io come r-accoglitore del dolore
Proposte/questioni …..
- Situazioni limite: necessità di essere in due
- Quando si ha un carico forte emotivo da parte dei ragazzi che fare??
- Quando io giovane vengo legittimato a comportarmi liberamente e quindi c’è una situazione già marcia come mi inserisco io educatore?
- Fatica a reggere il cerchio e la gestione- libertà di parola
“ il cambiamento è sostenibile quando il cuore è pronto e non quando la cosa proposta è attraente”
“Rivolgere lo sguardo a questa realtà terribile paralizza la forza vitale. Spesso i nostri giovani allievi traditi negli affetti più elementari hanno lo sguardo fisso sui propri drammi e questo indebolisce la loro capacità vitale.”
- Come poter preparare il cuore ad “accogliere”
- Quando le capacità vitali vengono meno