Incontro con Cesare Moreno 23 Giugno 2017 ore 19 salone Don Colucci – parrocchia S. Anna:
Da un recente intervento di Cesare Moreno:
Sono un maestro di strada, Rappresento un nuovo mestiere da me stesso inventato e praticato insieme a molte decine di altri.
Siamo ‘cittadini attivi’: persone dedite a tessere tra i giovani relazioni che sono alla base della convivenza civile. Lo facciamo usando gli strumenti dell’istruzione: …
Il nostro principale attrezzo professionale siamo noi stessi. Persone che riescono a stare in piedi e a vivere con dignità e rispetto di sé in un mondo difficile. Il nostro principale dovere professionale è curare noi stessi per poter essere presenti e riuscire ad accogliere ed elaborare il dolore che a fiumi scorre nelle periferie degradate. Dobbiamo curare noi stessi perché siamo quotidianamente testimoni di ingiustizie e ‘crimini pedagogici’ nei confronti dei giovani e non vogliano trasformarci in una gruppuscolo di denuncia sociale, ma vogliamo sostenere le aspirazioni e la lotta dei giovani per combattere quelle ingiustizie. … Perché sono qui? Cento anni fa il dr Freud aveva definito il suo mestiere, quello dei docenti e quello dei politici come mestieri ‘impossibili’. Tutti e tre si occupano contemporaneamente di altre persone e di se stessi. … La mia speranza è che crescendo il numero delle persone consapevoli di questa metodologia, noi potremo essere meno isolati e trovare insieme anche forme di impegno che possano migliorare le difficili condizioni di questi lavoratori impossibili.
Amerete Potenza per l’inclusione e la Coesione sociale propone, in collaborazione con la Parrocchia SS. Anna e Gioacchino, la terza sessione formativa in data 23 Giugno 2017 con un confronto sulle sfide della Pedagogia della strada con Cesare Moreno che ha dedicato la sua vita agli ultimi e a questa sfida con il progetto Chance a Napoli e con l’Associazione Maestri di strada onlus.
Cesare Moreno è anche uno studioso di Lorenzo Milani e non a caso è stato scelto il titolo “Partire da Barbiana per scendere nelle periferie”.
Risalendo la valle che dalla Piana di Sibari porta a Lungro , “capitale” del territorio Arberesh – discendenti dei soldati di Giorgio Castriota Scandenberg, albanese eroe della lotta contro l’impero Ottomano – il verde sembra voler sanare le ferite della terra, combinazione di movimenti incoerenti della crosta terrestre e dell’erosione, mentre i monti fanno corona a guardia di queste terre generate dalle acque che solcano le loro pendici. Questa piccola catena montuosa che segna il limite meridionale del parco del Pollino è un territorio poco abitato, con decine di chilometri di boschi incontaminati, acque sorgenti che alimentano piccoli corsi d’acqua anche ad agosto. Qui non arrivano turisti e rari sono anche gli appassionati di montagna ed escursioni. Qui c’è la Fondazione Lungro per don MIlani che mi trovo a presiedere quasi per caso. Sono cinque anni che cerco qualcuno che voglia prendersene cura. Io faccio quello che posso avendo da curare al tempo stesso i maestri di strada a Napoli. Così capita che le mie vacanze diventano l’ennesimo lavoro fisico, intellettuale e psichico. Ne sono contento perché in genere trovo soddisfazione in qualsiasi cosa faccio, ma comincio ad essere un po’ troppo vecchio per questi ritmi. Con queste immagini auguro a tutti di riuscire a vedere il bello della vita anche nelle imprese più faticose e mi auguro, per questa estate che si sia qualcun altro a riempirsi gli occhi e l’animo di questi luoghi.
A cinquant’anni dalla “Lettera a una professoressa” e dalla morte del fondatore della scuola di Barbiana, la trasmissione radiofonica “la radio ne parla” ripercorre una vicenda umana e sociale unica, con un interrogativo: quella che tentò don Lorenzo Milani tra le colline del Mugello fu vera rivoluzione?
Qui il link della trasmissione: cliccate ed ascoltate!
In studio Eraldo Affinati, scrittore. Sono intervenuti: Giammarco Manfreda, coordinatore della Rete degli Studenti Medi; Cesare Moreno, presidente dell’Associazione Maestri di Strada; Agostino Burberi, vicepresidente Fondazione Don Milani; Armando Massarenti, direttore della Domenica del Sole 24 Ore. Con le interviste di Maria Teresa Bisogno a Pietro Ichino e Daniele Morgera a Francesca Borgonovi (OCSE-PISA) e il reportage di Francesca Romana Ceci dalla scuola Penny Wirton di Roma.
Attività educative, sociali, culturali della Fondazione